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Il rischio della felicità

LA PROPOSTA.
In alcuni incontri nelle scuole, gli organizzatori e Ottavio presentano il progetto ai ragazzi. Diversi gruppi di studenti delle scuole medie superiori, accompagnati dagli insegnanti, si riuniranno nel parco ecologico dell’Orto De’ Pecci. Ogni ragazzo porterà con sé una penna, carta da lettera, una busta e una moneta da un euro. Alla base dell’evento, il gioco di rappresentazione e la creatività spontanea nel gruppo. Alcuni video tratti dai siti Plays e Improv Everywhere mostrano che cosa è il sociodramma e il gioco improvvisato.

LA PAGINA SU FACEBOOK.
Gli organizzatori dell’evento informano i ragazzi che potranno prolungare il socioplay e i suoi derivati su una Pagina Facebook con foto, minivideo, scambi e commenti.

LO SPAZIO E IL SET.
Una troupe di sei operatori e quattro fotografi professionisti segue le varie fasi del socioplay. Le riprese permetteranno sia un montaggio tradizionale che un Multi-Angle Coverage dell'evento, realizzato in Ipov3. Due operatori riprendono l’evento dall’alto in campo largo (cica 200 metri), da due postazioni diametralmente opposte. Una dall’alto della collina, una dal prato antistante il piccolo zoo.

UN RITO DI ENTRATA.
Il conduttore si aggira per il giardino con due cacatoa sulle spalle e un paio di cameramen al fianco. Va incontro ai ragazzi, man mano che entrano, e presenta i suoi assistenti pennuti. I ragazzi giocano e si divertono. Uno dei giochi con cui O. rompe il ghiaccio consiste nel parlare agli studenti doppiando la voce del cacatoa, come se fosse una marionetta. Spesso i pets salgono sul braccio dei ragazzi e li salutano.

L'INTERVISTA.
Al centro del giardino i ragazzi delle varie scuole formano diversi gruppetti. Ottavio passa tra loro e lancia delle interviste provocatorie. Usa il role-playing e altre tecniche di psico-play e improvement per animare il gioco. Tema: amici e nemici della felicità.

UN MEGAFONO VERSO IL CIELO.
Ottavio passa con un megafono, lo consegna ai ragazzi e li invita a gridare dentro al cielo qualcosa di importante sul tema della felicità: in che consiste e come raggiungerla. Il megafono deve essere tenuto in alto, rivolgendosi al gruppo e alla città. Quando gli studenti hanno paura, O. insiste. Ad alcuni suggerisce di non pensare troppo prima di parlare, ma di lasciarsi andare. Se la voce esce poco o male, O. fa ripetere l’azione fino a trovare l'intonazione e il volume giusto.

LE CINQUE BIBLIOGRAFIE.
Gli organizzatori portano in scena un mucchio di fogli che contengono bibliografie sulla felicità ordinate per vari temi. I settori sono: A. Felicità nell’amore e negli affetti; B. Felicità e pace mentale, nella vita politica e sociale; C. Felicità nel lavoro e nel successo; D. Felicità nella capacità di comunicare efficacemente con gli altri; E. Filmografia di storie con eroi vincenti (dello sport, dell’arte, della ricerca…) capaci di Resilienza e di perseguire i loro obiettivi, superando crisi e difficoltà. Ognuna delle cinque pagine ha un colore diverso. O. chiede ai ragazzi di girare nel gruppo e di scambiarsi i fogli in modo che ognuno abbia una copia dei cinque fogli. Mentre i ragazzi si danno da fare, O. interviene a soggetto, animando il gioco e dando anche qualche interpretazione della dinamica.

UNA LETTERA AL FUTURO.
Ottavio invita ogni membro del gruppo a scrivere una lettera a se stesso nel futuro, in cui descrive speranze e obiettivi di felicità. Qualche ragazzo potrebbe leggere ad alta voce parti della lettera. Ogni ragazzo mette la sua lettera dentro una busta indirizzata a se stesso. L’indirizzo, per ragioni di privacy, è quello della sua scuola.

UN FIORE TRA GENERAZIONI.
Gli organizzatori consegnano un euro e un fiore ad ogni partecipante del socioplay. Il conduttore invita il gruppo ad uscire dall’Orto de’ Pecci per andare a piazza Il Campo. Ogni ragazzo è invitato a cercare per strada un passante al quale offrire il fiore e la lettera, proponendogli di leggerla e scrivere due righe di commento.

IL GIOCO DEL FRANCOBOLLO.
La consegna si conclude così: “La persona che accetterà la vostra lettera sarà il vostro Mentore Postale. Dategli la moneta da un euro per comprare un francobollo con cui affrancare la lettera e spedirla. E ditegli che con il resto dell'euro può fare ciò che vuole.”

LA CONDIVISIONE DEGLI INCONTRI.
Il socioplay si conclude a Piazza Il Campo dove i ragazzi si ritrovano in una postazione davanti alla torre. O dà vita a una condivisione sull’incontro con i passanti che, naturalmente, hanno reagito in modi assai diversi.

RITORNO AL MITTENTE.
La seconda parte del gioco ha luogo una decina di giorni dopo, nell’Aula Magna di un liceo. Il gruppo, in compagnia degli insegnanti, prende atto di cosa è accaduto. Quante lettere sono tornate indietro ai loro autori? E con quali commenti? Che è accaduto dei quaranta centesimi di resto? Che ne pensano i ragazzi? Si tratta di un doppio test socio-psicologico. I ragazzi commentano il modo in cui gli adulti hanno commentato le lettere.

IL GIOCO SUL WEB.
L’intera esperienza è stata ripresa in video e fotografata. Un video del socioplay compare su alcuni siti web, tra cui quelli di Plays e delle scuole.

I VIDEO.
Escono sul web due video: uno montato dagli studenti ed uno edito da Plays.

IL VIDEO IN IPOV3.
Su App store compare una terza versione video. Si tratta di una post produzione in IPOV3 (una nuova piattaforma video multiangolo messa a punto dall'italiano Antonio Rossi) in cui ogni momento del socioplay può essere rivisto all’istante da cinque diverse angolazioni. Questo, oltre a essere una novità assoluta, valorizza l’evento gruppale originario che, avendo coinvolto nello stesso momento diversi sottogruppi, può essere rivisitato in modo più ampio che nel video montato in modo classico.

IL FEED BACK A SCUOLA CON GLI INSEGNANTI.
Gli insegnanti portano avanti l’effetto di tutte le fasi del socioplay e delle letture favorite dalle bibliografie. Se credono, possono anche rivolgersi agli psicologi promotori dell’evento, chiedendo pareri e partecipazione.

LA CONDIVISIONE IN GRUPPO NELLE VARIE SCUOLE.
L'equipe degli psicologi e dei conduttori incontra i ragazzi nelle loro scuole per ascoltare e commentare da un punto di vista psicodinamico la risonanza emotiva del socioplay. La fase che ha suscitato più emozioni e analisi è quella delle risposte dei passanti alle lettere dei ragazzi. Un nuovo giro di video registra questo tipo di incontro e risonanza tra generazioni: alcuni studenti sono tristi per la mancanza di risposta alle loro lettere. Altri sono entusiasti della reazione dei passanti e tengono strette le pagine di risposta come un piccolo tesoro. Ottavio Rosati e Luciana Santioli danno ascolto analitico ad entrambe le reazioni. Il gioco prosegue.

 

                      clicca qui per il video




 clicca qui per il video realizzato dagli studenti






 

 

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