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Fantasmi (Catania 2002 - Roma 2012)

 


Catania 2002. La Facoltà di Lettere dell'Università, tra le più belle del mondo, sta per inaugurare il nuovo Teatro Auditorium che l'architetto Carlo di Carlo ha ricavato dal convento dei Benedettini. Lo spazio si articola in altezza su diversi piani praticabili e consente agli spettatori di muoversi da un palco all'altro, come nel Teatro di Psicodramma a pianta centrale immaginato dal giovane Jacob Levi Moreno a Vienna nei primi anni del Novecento. 

Cosa fare per l'inaugurazione?
Ezio Donato, professore di pedagogia, regista e docente di teatro, ha scritto un play sui rapporti tra Luigi Pirandello e J. L. Moreno. Il Teatro Stabile di Catania produrrà l'evento chiamando Leo Gullotta a interpretare il ruolo e i personaggi di Pirandello.
Ma chi farà il ruolo di Moreno?
Ezio telefona al suo amico Ottavio che, a Roma, sta facendo yoga sotto i pini insieme ai suoi inseparabili amici di penna. Ed emergono due problemi.

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per il flash-mob freudiano sui sonetti del Belli clicca qui

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Roma, 2012. Il glorioso Teatro Valle (dove nel 1921 avvenne la storica prima di "Sei personaggi in cerca d'autore") rischia di scomparire dopo la chiusura dell'Eti. Dal 2011 la struttura resta in vita grazie alla decisione eroica di un gruppo di giovani lavoratori dello spettacolo, attivisti e cittadini che la occupano mattino e  sera. Tutti lottano, ciascuno a suo modo, per una gestione pubblica del Teatro Valle basata su una partecipazione aperta e trasparente. La resilienza dei giovani artisti, alternativa alle manovre dell'industria dello spettacolo, ricorda lo spirito di Jacob Levi Moreno e la funzione sociale e terapeutica del suo Stegreiftheater.
Plays e la Scuola di Formazione in Psicodramma portano al Valle Occupato un evento tra teatro e sociodramma transgenerazionale con la partecipazione di Pier Luigi Pirandello, nipote del grande scrittore siciliano e figlio del pittore Fausto Pirandello. Collabora all'evento la compagnia teatrale di Tonino Tosto che durante l'evento interviene dai palchi con un flash-mob sui sonetti del Belli. Un flash-mob semi improvvisato, nello stile del Teatro nel Teatro di Pirandello.
Dal punto di vista teorico-clinico Fantasmi al Valle combina le tecniche di Moreno a quella ricerca transgenerazionale sui segreti di famiglia che inizia con autori come Abraham e Torok per arrivare fino a Schützenberger, Tisseron, Jodorowsky e Bertoli. 
Danno vita a Fantasmi al Valle sei attori e dieci psicodrammatisti che insieme agli spettatori mettono in scena a soggetto alcune storie segrete della famiglia Pirandello, narrate da Pierluigi sul palcoscenico. Al centro dell'indagine c'è il complesso rapporto tra Luigi e la moglie Antonietta Portulano che nel 1919, in seguito a un trauma, entrò in una clinica psichiatrica da cui non sarebbe mai più uscita. Gli psicodrammi esprimono i fantasmi mortiferi che ispirarono la creazione di Sei Personaggi e culminano in un sociodramma contro le forme contemporanee dell'oscurantismo e della manipolazione, aperto alla catarsi di tutti i partecipanti tra palco e platea.  

Il dvd di Fantasmi al Valle (80'), prodotto da Plays con Cinecittà Holding, mostra un nuovo format in cui (a partire dal socioplay di La Moreno per Pirandello e Ciascuno a suo modo del 1986 al Teatro Carignano di Torino, e passando per Fantasmi allo Stabile di Catania del 2002) convergono tre socioplay su Moreno e Pirandello avvenuti in teatri lontani nello spazio e nel tempo. Questo socioplay che collega il capolavoro di Pirandello alle vicende della sua famiglia, è il prototipo di un nuovo approccio terapeutico che indaga e scioglie i vincoli di un albero genealogico a favore di una vita più libera e creativa. 

 

 

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